BANCHE: La surroga del mutuo

Il mercato immobiliare è finalmente in ripresa e a favore di questa tesi giocano anche i dati raccolti dal Crif che alludono a segnali positivi anche in merito alla crescita della domanda di mutui da parte delle famiglie italiane. Solo nel primo semestre di quest’anno, le richieste di finanziamenti per accendere un mutuo prima casa hanno registrato un + 19,1 % rispetto al I semestre 2015.

In particolare, fra i fattori che fanno sì che un numero sempre maggiore di famiglie decida di accendere un mutuo c’è sicuramente anche quello legato alla possibilità di poter sottoscrivere una surroga del mutuo. Non di rado può infatti capitare che, una volta acceso il finanziamento, ci si renda conto che le caratteristiche del mutuo non rispettano più le nostre esigenze economiche o che, semplicemente, esistono altri prodotti creditizi che offrono condizioni più vantaggiose.

In tutti questi casi, grazie alla una surroga del mutuo prima casa, è possibile trasferire il proprio mutuo presso un altro istituto di credito. Vediamo quindi di seguito di capire che cos’è, come funziona e quali sono le differenze rispetto alla sostituzione o alla rinegoziazione del mutuo.

Surroga del mutuo: che cos’è e come funziona

Come anticipato, la surroga del mutuo, detta spesso anche “portabilità”, offre il vantaggio di poter trasferire il vecchio finanziamento dall’istituto di credito scelto in precedenza a uno nuovo così da poter godere di condizioni migliori in termini di tasso di interesse e di durata. Tutto questo senza dover variare il debito residuo.

Nello specifico si tratta di una soluzione che è stata introdotta con la Legge Bersani e per poterne usufruire bisogna comunicare alla nuova banca la volontà  di surrogare e la surroga si può ottenere solo dopo che la nuova banca ha fatto una sua istruttoria e deciso e deliberato di dare corso alla richiesta, comunicando le condizioni  che intende applicare.

Per di più, la surroga permette di andare a modificare la durata del piano di ammortamento, il tasso di interesse così come lo spread, ovvero la commissione applicata sul prestito dell’istituto.

Che differenza c’è fra surroga, sostituzione e rinegoziazione?

Infine, è importante ricordare che la surroga si differenzia dalla sostituzione e dalla rinegoziazione del mutuo. Nello specifico si parla di rinegoziazione del mutuo quando il vecchio istituto, una volta saputa l’intenzione del suo cliente di spostare il mutuo presso un altro istituto, procede a proporre al mutuatario di riformulare le caratteristiche del contratto e quindi tassi di interesse, durata dell’ammortamento e periodicità delle rate.

La sostituzione del mutuo, invece, permette di richiedere a un altro istituto un nuovo finanziamento così da estinguere il vecchio. A differenza della surroga del mutuo, la sostituzione del mutuo non è a costo zero e il mutuatario dovrà infatti farsi carico delle spese legate all’estinzione del vecchio finanziamento (spese notarili e di cancellazione del mutuo, ecc.) così come di quelle legate all’accensione del nuovo mutuo (istruttoria, ipoteca, ecc.)

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Autore: Unione Nazionale Consumatori

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